La nostra storia
L’abitazione fa parte di un agglomerato edilizio di fine seicento. Successivamente ai terremoti del 1703 e del 1706, essa fu ampliata con la realizzazione di un arco, come tanti altri visibili in tutto il paese, di contrasto alle azioni sismiche. A fine ottocento, quando appunto “Il Vate” soggiornò per le prime volte a Scanno, l’intero edificio era di proprietà del sacerdote Don Giovanni Notarmuzi, personaggio lagato a D’Annunzio da una consolidata amicizia e dall’amore per la letteratura.